Premi ufficiali – Venezia 70

Premi ufficiali della 70. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica

VENEZIA 70
La Giuria di Venezia 70, presieduta da Bernardo Bertolucci e composta da Andrea Arnold, Renato Berta, Carrie Fisher, Martina Gedeck, Jiang Wen, Pablo Larraín, Virginie Ledoyen, Ryuichi Sakamoto dopo aver visionato tutti i 20 film in concorso, ha deciso di assegnare i seguenti premi:
 
LEONE D’ORO per il miglior film a:
SACRO GRA di Gianfranco Rosi (Italia, Francia)
 
LEONE D’ARGENTO per la migliore regia a:
Alexandros Avranas peril film MISS VIOLENCE (Grecia)
 
GRAN PREMIO DELLA GIURIA a:
JIAOYOU di Tsai Ming-liang (Taipei cinese, Francia)
 
COPPA VOLPI
per la migliore interpretazione maschile a:
Themis Panou
nel film MISS VIOLENCE di Alexandros Avranas (Grecia)
 
COPPA VOLPI
per la migliore interpretazione femminile a:
Elena Cotta
nel film VIA CASTELLANA BANDIERA di Emma Dante (Italia, Svizzera, Francia)
 
PREMIO MARCELLO MASTROIANNI
a un giovane attore o attrice emergente a:
Tye Sheridan
nel film JOE di David Gordon Green (Usa)
PREMIO PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA a:
Steve Coogan e Jeff Pope
per il film PHILOMENA di Stephen Frears (Regno Unito)
 
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA a:
DIE FRAU DES POLIZISTENdiPhilip Gröning (Germania)
LEONE DEL FUTURO – PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA
(LUIGI DE LAURENTIIS)
La Giuria Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima (Luigi De Laurentiis) della 70. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, presieduta da Haifaa Al Mansour e composta da Amat Escalante, Alexej German Jr., Geoffrey Gilmore, Ariane Labed, Maria Sole Tognazzi, assegna il:
LEONE DEL FUTURO – PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA (LUIGI DE LAURENTIIS) a:
WHITE SHADOW di Noaz Deshe (Italia, Germania, Tanzania)
SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLA CRITICA
nonché un premio di 100.000 USD, messi a disposizione da Filmauro di Aurelio e Luigi De Laurentiis, che saranno suddivisi in parti uguali tra il regista e il produttore.
 
 
 
PREMI ORIZZONTI
La Giuria Orizzonti della 70. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, presieduta da Paul Schrader e composta da Catherine Corsini, Leonardo Di Costanzo, Golshifteh Farahani, Frédéric Fonteyne, Kseniya Rappoport, Amr Waked,  dopo aver visionato i 31 film in concorso, assegna:
il PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR FILM a:
EASTERN BOYS di Robin Campillo (Francia)
 
il PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE REGIA a:
Uberto Pasolini per STILL LIFE (Regno Unito, Italia)
il PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA ORIZZONTI  a:
RUINdi Michael Cody e Amiel Courtin-Wilson (Australia)
 
il PREMIO SPECIALE ORIZZONTI PER IL CONTENUTO INNOVATIVO a:
MAHI VA GORBEH di Shahram Mokri (Iran)
il PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO a:
KUSHdi Shubhashish Bhutiani (India)
 
 
 
PREMI VENEZIA CLASSICI
la Giuria composta da studenti di cinema provenienti da diverse Università italiane: 28 laureandi in Storia del Cinema, indicati dai docenti di 13 DAMS e della veneziana Ca’ Foscari, ha deciso di assegnare i seguenti premi:
PREMIO VENEZIA CLASSICI PER IL MIGLIOR DOCUMENTARIO SUL CINEMA a:
DOUBLE PLAY: JAMES BENNING AND RICHARD LINKLATER di Gabe Klinger (Usa, Portogallo, Francia)
PREMIO VENEZIA CLASSICI PER IL MIGLIOR FILM RESTAURATO a:
LA PROPRIETÁ NON È PIÙ UN FURTOdi Elio Petri (Italia, Francia)
EUROPEAN SHORT FILM AWARD 2013 – EFA a:
HOUSES WITH SMALL WINDOWS di Bülent Öztürk (Belgio)
LEONE D’ORO ALLA CARRIERA 2013
William Friedkin
 
JAEGER-LECOULTRE GLORY TO THE FILMMAKER
Ettore Scola
PREMIO PERSOL
Andrzej Wajda
 
PREMIO L’ORÉAL PARIS PER IL CINEMA
Eugenia Costantini

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70 Mostra d’arte Cinematografica di Venezia – Così dicevano..

In attesa di ricevere e pubblicare i “Visti da Noi” dei nostri inviati, ho pensato fosse interessante fare un esperimento. Come per le previsioni Meteo, il contadino verifica giorno dopo giorno se l’impatto sul suo lavoro era quello previsto e se il programma della giornata è risultato ottimale. Abbiamo pensato di riportare sotto forma di Link i principali commenti apparsi in rete sino ad oggi. Non con la pretesa di un futuro giudizio ma con lo spirito di chi si accinge a stendere la mano aspettando la pioggia.

Per quanto rigurda i giudizi sulla Mostra in generale

La Stampa 26/08/2013 Fulvia Caprara
Alberto Barbera “Macché cupa
È una Mostra che fa scuola”

Il Giornale Maurizio Caverzan – Mer, 28/08/2013

Guida per sopravvivere alla grande abbuffata del “cinema della crisi”

Repubblica MARIA PIA FUSCO

Mostra di Venezia numero 70, si comincia

Quotidiano.net Silvio danese

Venezia, al via la mostra del cinema
Apre Clooney, chiude Napolitano

Adnkronos

“Il fil rouge tematico è la crisi in tutte le sue declinazioni, ci sarà poco da ridere”

Il sole 24 ore Andrea Chimento

Dalla pre-apertura alla premiazione: tutti gli appuntamenti più importanti della Mostra di Venezia 2013

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Marco Paolini alla Biennale Arte

Non solo cinema a Venezia.

Giovedì 29 agosto si terrà il decimo appuntamento dei Meetings on Art organizzati dalla Biennale di Venezia, in programma per tutto il periodo della 55. Esposizione Internazionale d’Arte con spettacoli, conferenze e dibattiti.
Marco Paolini, artista invitato da Massimiliano Gioni alla 55. Esposizione, incontrerà alle ore 11 il pubblico presso lo spazio Álvaro Siza del Giardino delle Vergini, all’Arsenale. L’appuntamento si iscrive nella serie di conversazioni di Paolini dal titolo FÉN (fieno), che si terranno fino a mercoledì 18 settembre.
 
FÉN è un’installazione, un mappamondo di utensili e fieno accanto al quale l’artista racconterà storie e pensieri dedicati a uomini di scienza e uomini di fatica, a utensili, al lavoro manuale al tempo del digitale. Queste storie messe in fila formeranno un sillabario: ad ogni incontro Paolini ne svelerà alcune, negli altri giorni sarà una registrazione ad accogliere i visitatori. Al pubblico è chiesto di contribuire alla costruzione dell’opera portando un mazzetto di fieno legato con lo spago e con un cartellino indicante il luogo di provenienza, che potrà essere inserito nel mappamondo.
La 55. Esposizione Internazionale d’Arte, intitolata Il Palazzo Enciclopedico, è aperta al pubblico all’Arsenale e ai Giardini (da martedì a domenica dalle 10 alle 18). La Mostra include più di 150 artisti provenienti da 38 paesi88 Partecipazioni nazionali e 47 Eventi collaterali in città.

 

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Marco Paolini

“Raccontare l’artificio, rifare con le parole i segni che hanno cambiato il paesaggio, ricostruire i passaggi attraverso cui si sono formati gli strati di umano, di antropico.
Il passaggio a un mondo digitale soppianta agilmente tutto ciò che era analogico. Il lavoro diventa più questione di nervi che di muscoli, ma l’umana fatica di metter mano alle cose per ripararle, mantenerle, restaurarne i danni del tempo non è sostituita in tutto da macchine intelligenti. Serve occhio, attenzione e senso. Tutto questo non si impara dal futuro ma dalla trasmissione dell’esperienza.
Narrare storie è un lavoro fondato sull’esperienza, l’oralità è quanto di più vicino alla manualità. Quando sembra tramontare sconfitta dalla comunicazione mass-mediatica risorge come opera d’arte nel teatro e la sua forza stupisce e commuove.
Credo che il lavoro manuale contenga elementi di nobiltà che trascendono il suo valore economico e produttivo. C’è una sapienza nei gesti e nell’economia dei gesti che sono eredità da non disperdere nel passaggio tra generazioni.
Sono partito da “Leaves of Grass” di Walt Whitman e ho immaginato un covone con il palo in mezzo davanti al quale narrare storie dedicate al secondo principio della termodinamica.
Storie di invenzioni di utensili, di piccole imprese, di uomini di scienza e di uomini di fatica.
Ogni storia è fatta di parole da ordinare e mettere in fila per dargli una forma come nel covone.
Le storie messe in fila formeranno un sillabario: in ogni giornata in cui sarò presente alla mostra ne racconterò alcune, negli altri giorni sarà una registrazione ad accogliere i visitatori. Gradualmente l’accumulo delle storie formerà il sillabario.
Durante i mesi della Mostra, che coincide con il periodo della fienagione, andrò a inaugurare mete, covoni di fieno costruiti da gente che non li ha mai fatti prima, e che ha dovuto farsi aiutare da chi invece si ricorda ancora come si fanno. Questi mucchi di fieno in piedi saranno un impegno a prendersi cura di un paesaggio, un segno visibile di manutenzione e forse un’occasione di incontro.
A Venezia la meta avrà forma un po’ diversa, sarà una sfera, sarà un mappamondo di erba, tenuto insieme dagli utensili.
Mi piacerebbe far sapere ai visitatori che possono portarsi un ciuffo d’erba da casa, legato da un laccio dov’è scritta la provenienza e infilarlo tra il fieno già presente. Sarebbe allora davvero una mappa del mondo.
Vorrei dedicarlo a un vecchio e nobile contadino, si chiamava Alcide Cervi, classe 1875, aveva sette figli maschi a cui, per insegnare che il pezzo di terra che aravamo è solo una parte del tutto, e che a quel tutto apparteniamo, aveva fissato sul tappo del radiatore del trattore un piccolo mappamondo di latta.
C’è in quel gesto il senso di tutto ciò che voglio narrare, intorno al secondo principio della termodinamica e alla necessità di opporsi al degrado facendo della manutenzione una forma di resistenza.”                                           
Marco Paolini

Marco Paolini è attore, autore e regista. Dagli anni Settanta al 1994 ha fatto parte di vari gruppi teatrali. È in uno di questi, il Teatro Settimo di Torino, che inizia a raccontare storie: nascono gli “Album”, i primi episodi di una lunga biografia collettiva che attraversa la storia italiana dagli anni Sessanta ai giorni nostri.
Noto al grande pubblico per Il racconto del Vajont,si distingue quale autore e interprete di narrazioni di forte impatto civile (I-TIGI racconto per Ustica, Parlamento chimico, Il Sergente, Bhopal 2 dicembre ’84, U 238, Miserabili) e per la capacità di raccontare il cambiamento della società attraverso i dialetti e la poesia sviluppata con il ciclo dei Bestiari. Appassionato di mappe, di treni e di viaggio, traccia i suoi racconti con un’attenzione speciale al paesaggio, al suo mutarsi e alla storia (come nel Milione).
Artigiano e manutentore del mestiere di raccontare storie, sa portare quest’arte antica al grande pubblico con memorabili dirette televisive (tra cui i recenti ITIS Galileo e Ausmerzen. Vite indegne di essere vissute, seguiti da quasi due milioni di telespettatori su La7).
Nel 1999 ha fondato Jolefilm, la società con cui produce tutti i suoi spettacoli e con cui sviluppa la passione per il cinema e il documentario. Per maggiori informazioni: www.jolefilm.it

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Il futuro è il nostro presente