Tutti gli articoli di Giovanni

Più libri …più liberi

La realtà ci dice che non sempre leggere più libri ci rende più liberi, ma sicuramente ci farà capire meglio quanto sia limitata la nostra libertà.
Non leggere è un regalo a chi non ci vuole liberi.
Spesso i meccanismi editoriali e commerciali ci “propongono” le loro letture e così un mondo di idee e pensieri rimane nascosto.
Chiunque affida alla scrittura un proprio pensiero merita di essere letto.
Ai  professionisti l’onere e l’onore della “critica”, ai lettori il giudizio.
per questo ….

Ben venga la

XII FIERA DELLA PICCOLA E MEDIA EDITORIA

Non tutti sanno che ogni anno in Italia vengono pubblicate oltre 50 mila novità. Di queste il 25%, cioè un libro su quattro, è pubblicato da un piccolo e medio editore.
Pensare che 1/4 dei libri scritti sia di scarso interesse è un’errore che porta solo all’ignoranza.

XII FIERA DELLA PICCOLA E MEDIA EDITORIA

Più Lib(e)ri

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VENEZIA – Giornate degli Autori

Giornate degli Autori

Sezione autonoma promossa dalle associazioni dei registi italiani ANAC e 100 Autori
HIAM ABBASSLE DONNE DELLA VUCCIRIA [PROGETTO WOMEN’S TALES]
Italia, Francia,

YUVAL ADLERBETHLEHEM
Israele,
Shadi Mar’i, Tzachi Halevy, Hitham Omari, Tarek Copti
J. JACKIE BAIERJULIA [EVENTI SPECIALI]
Germania, Lituania,

JAVIER RUIZ CALDERATRES BODAS DE MAS [FILM DI CHIUSURA – PROIEZIONE SPECIALE]
Spagna,
Inma Cuesta, Martiño Rivas, María Botto, Rossy de Palma

CHERIEN DABISMAY IN THE SUMMER
Usa, Qatar, Giordania,
Hiam Abbass, James Garson Chick, Cherien Dabis

JEAN DENIZOTLA BELLE VIE
Francia,
Nicolas Bouchaud, Zacharie Chasseriaud, Jules Pélissier Jean-Philippe Ecoffey, Maya Sansa, Solène Rigot

AVA DUVERNAYTHE DOOR [PROGETTO WOMEN’S TALES]
Italia, Usa,

DANIELE GAGLIANONELA MIA CLASSE
Italia,
Valerio Mastandrea e la classe

SEAN GULLETTEKHAWANA (TRAITORS)
Marocco, Usa,
Chaimae Ben Acha, Soufia Issami, Mourade Zeguindi, Driss Roukhe, Saleh Bensaleh

DENIZ AKÇAY KATIKSIZKOKSUZ (NOBODY’S HOME)
Turchia,
Ahu Türkpençe, Lale Basar, Savas Alp Basar, Sekvan Serinkaya, Mihriban Er, Melis Ebeler

JOHN KROKIDASKILL YOUR DARLINGS
Usa,
Daniel Radcliffe, Dane DeHaan, Michael C. Hall, Ben Foster, Jack Huston, Elizabeth Olsen, Jennifer Jason Leigh

BRUCE LABRUCEGERONTOPHILIA
Canada,
Walter Borden, Pier-Gabriel Lajoie, Katie Boland, Marie-Hélène Thibault

MILKO LAZAROVALIENATION
Bulgaria,
Christos Stergioglou, Maria Jikich, Ovanes Torosyan, Iva Ognyanova

JUNO MAKRIGOR MORTIS
Hong Kong,
Kara Hui, Siu-hou Chin, Richard Ng

RICHIE MEHTASIDDHARTH
India, Canada,
Rajesh Tailang, Tannishtha Chatterjee, Anurag Arora, Shobha Sharma Jassi, Geeta Agarwal Sharma, Naseeruddin Shah

SERENA NONOVENEZIA SALVA [EVENTI SPECIALI]
Italia,
David Riondino, Nicola Golea, Domenico Palazzo, Matteo Parrinello, Roxana Kenjeeva, Vincenza Petrella

BENNY SAFDIE, JOSHUA SAFDIELENNY COOKE [EVENTI SPECIALI]
Stati Uniti,

JUAN TARATUTOLA RECONSTRUCCIÓN
Argentina,
Diego Peretti, Claudia Fontán, Alfredo Casero, Maria Casali, Eugenia Aguilar y Ariel Pérez

PAOLO ZUCCAL’ARBITRO [PRE-APERTURA – PROIEZIONE SPECIALE]
Italia, Argentina,
Stefano Accorsi, Geppi Cucciari, Jacopo Cullin, Marco Messeri, Benito Urgu, Francesco Pannofino, Alessio Di Clemente

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VENEZIA – FILM FUORI CONCORSO

Fuori conconcorso

SHINJI ARAMAKISPACE PIRATE CAPTAIN HARLOCK
Giappone, 115′

ALFONSO CUARÓNGRAVITY
Usa, 90′
George Clooney, Sandra Bullock

SALVO CUCCIASUMMER 82 WHEN ZAPPA CAME TO SICILY
Italia, Usa, 80′
Gail Zappa, Moon Zappa, Diva Zappa, Dweezil Zappa, Mathilda Doucette, Megan Zappa, Massimo Bassoli, Steve Vai, Tanino Liberatore, Thomas Nordegg

ANNA EBORNPINE RIDGE
Danimarca, 77′
Vanessa Piper, Kassel Sky Little, Lance Red Cloud Cassandra Warrior, Daniel Runs Close, John Little Finger, Bert Lee Montileaux Jr

ALEX GIBNEYTHE ARMSTRONG LIE
Usa, 105′
Lance Armstrong

MIGUEL GOMESREDEMPTION
Portogallo, Francia, Germania, Italia, 26′

KITTY GREEN UKRAINA NE BORDEL (UKRAINE IS NOT A BROTHEL)
Australia, 76′

KI-DUK KIMMOEBIUS
Corea del Sud, 90′
Cho Jae-hyun, Seo Young-ju, Lee Eun-woo

STEVEN KNIGHTLOCKE
Regno Unito, 85′
Tom Hardy, Olivia Colman, Ruth Wilson, Andrew Scott, Ben Daniels, Tom Holland

SANG-IL LEEYURUSAREZARU MONO (UNFORGIVEN)
Giappone, 125′
Ken Watanabe, Jun Kunimura, Yûra Yagira, Kôichi Satô, Akira Emoto, Shioni Kutsuna, Eiko Koike, Ken’ichi Takitô

GREG MCLEANWOLF CREEK 2
Australia, 107′
Phillipe Klaus, Shannon Ashlyn, John Jarratt

COSTANZA QUATRIGLIOCON IL FIATO SOSPESO
Italia, 35′
Alba Rohrwacher

THIERRY RAGOBERTAMAZONIA
Francia, Brasile, 90′

EDGAR REITZ – DIE ANDERE HEIMATCHRONIK EINER SEHNSUCHT (HOME FROM HOME – CHRONICLE OF A VISION)
Germania, 225′
Jan Dieter Schneider, Antonia Bill, Maximilian Scheidt, Marita Breuer, Rüdiger Kriese, Philine Lembeck, Mélanie Fouché, Eva Zeidler, Barbara Philipp, Christoph Luser

PAUL RUDISH, AARON SPRINGER, CLAY MORROWO SOLE MINNIE (GONDOLA)
Usa, 3′

PAUL SCHRADERTHE CANYONS
Usa, 99′
Lindsay Lohan, James Deen, Nolan Gerard Funk, Gus Van Sant

ETTORE SCOLACHE STRANO CHIAMARSI FEDERICO – SCOLA RACCONTA FELLINI
Italia, 93′
Sergio Rubini, Antonella Attili, Vittorio Viviani, Sergio Pierattini, Tommaso Lanzotti

MARIO SESTI, TEHO TEARDOLA VOCE DI BERLINGUER
Italia, 20′

ANDRZEJ WAJDAWALESA. CZLOWIEK Z NADZIEI (WALESA. MAN OF HOPE)
Polonia, 127′
Robert Wieckiewicz, Agnieszka Grochowska, Maria Rosaria Omaggio

BING WANGFENG AI (‘TIL MADNESS DO US PART)
Hong Kong, Francia, Giappone, 220′

FREDERICK WISEMANAT BERKELEY
Usa, 244′

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Mostra del Cinema di Venezia 2013

 70. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica

Venezia 70
(particolare della locandina)

(28 agosto – 7 settembre).

Un appuntamento da non mancare per tutti gli appassionati di Cinema e noi … non mancheremo.

Per questa edizione, la 70^ , ( eravamo presenti anche se individualmente anche alla 69^) l’Associazione Culturale Finalmente è Lunedi sarà presente ufficialmente con quattro associati accreditati. Dedicheremo all’evento  uno spazio web (La 70 Mostra vista da noi) sul quale pubblicare tutto ciò (immagini, filmati, testi ..) che si riuscirà a produrre. Non pensiamo  a vere e proprie  recensioni,  ma un commento fatto a misura della propria sensibilità e conoscenza, un semplice  “Visto da Me” .  Questa  prima  presenza come Associazione ad una Mostra di rilevanza mondiale, spero  ci dia  lo spunto per  sviluppare e ampliare le iniziative dedicate agli amanti del Cinema.

 

 

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Danza con il Cuore

Danza e disabilita  sembrano inconciliabili alla mente, per fortuna con il Cuore sappiamo che non è così.

E per questo che Vi  segnalo il Musical “Tata Mary” realizzato dai ragazzi dell’Accademia  dell’Associazione Arte nel Cuore .

Arte nel Cuore

Spettacolo percorso Accademia
“Tata Mary”
2 luglio ore 20.30, Teatro Olimpico di Roma

E dopo questo, vi invito a leggere la lettera scritta da Rudolf Nureyev poco prima della sua morte.

Era l’odore della mia pelle che cambiava, era prepararsi prima della lezione, era fuggire da scuola e dopo aver lavorato nei campi con mio padre perché eravamo dieci fratelli, fare quei due chilometri a piedi per raggiungere la scuola di danza.

Non avrei mai fatto il ballerino, non potevo permettermi questo sogno, ma ero lì, con le mie scarpe consunte ai piedi, con il mio corpo che si apriva alla musica, con il respiro che mi rendeva sopra le nuvole. Era il senso che davo al mio essere, era stare lì e rendere i miei muscoli parole e poesia, era il vento tra le mie braccia, erano gli altri ragazzi come me che erano lì e forse non avrebbero fatto i ballerini, ma ci scambiavamo il sudore, i silenzi, a fatica. Per tredici anni ho studiato e lavorato, niente audizioni, niente, perché servivano le mie braccia per lavorare nei campi. Ma a me non interessava: io imparavo a danzare e danzavo perché mi era impossibile non farlo, mi era impossibile pensare di essere altrove, di non sentire la terra che si trasformava sotto le mie piante dei piedi, impossibile non perdermi nella musica, impossibile non usare i miei occhi per guardare allo specchio, per provare passi nuovi. Ogni giorno mi alzavo con il pensiero del momento in cui avrei messo i piedi dentro le scarpette e facevo tutto pregustando quel momento. E quando ero lì, con l’odore di canfora, legno, calzamaglie, ero un’aquila sul tetto del mondo, ero il poeta tra i poeti, ero ovunque ed ero ogni cosa. Ricordo una ballerina Elèna Vadislowa, famiglia ricca, ben curata, bellissima. Desiderava ballare quanto me, ma più tardi capii che non era così. Lei ballava per tutte le audizioni, per lo spettacolo di fine coso, per gli insegnanti che la guardavano, per rendere omaggio alla sua bellezza. Si preparò due anni per il concorso Djenko. Le aspettative erano tutte su di lei. Due anni in cui sacrificò parte della sua vita. Non vinse il concorso. Smise di ballare, per sempre. Non resse la sconfitta. Era questa la differenza tra me e lei. Io danzavo perché era il mio credo, il mio bisogno, le mie parole che non dicevo, la mia fatica, la mia povertà, il mio pianto. Io ballavo perché solo lì il mio essere abbatteva i limiti della mia condizione sociale, della mia timidezza, della mia vergogna. Io ballavo ed ero con l’universo tra le mani, e mentre ero a scuola, studiavo, aravo i campi alle sei del mattino, la mia mente sopportava perché era ubriaca del mio corpo che catturava l’aria.

Ero povero, e sfilavano davanti a me ragazzi che si esibivano per concorsi, avevano abiti nuovi, facevano viaggi. Non ne soffrivo, la mia sofferenza sarebbe stata impedirmi di entrare nella sala e sentire il mio sudore uscire dai pori del viso. La mia sofferenza sarebbe stata non esserci, non essere lì, circondato da quella poesia che solo la sublimazione dell’arte può dare. Ero pittore, poeta, scultore. Il primo ballerino dello spettacolo di fine anno si fece male. Ero l’unico a sapere ogni mossa perché succhiavo, in silenzio ogni passo. Mi fecero indossare i suoi vestiti, nuovi, brillanti e mi dettero dopo tredici anni, la responsabilità di dimostrare. Nulla fu diverso in quegli attimi che danzai sul palco, ero come nella sala con i miei vestiti smessi. Ero e mi esibivo, ma era danzare che a me importava. Gli applausi mi raggiunsero lontani. Dietro le quinte, l’unica cosa che volevo era togliermi quella calzamaglia scomodissima, ma mi raggiunsero i complimenti di tutti e dovetti aspettare. Il mio sonno non fu diverso da quello delle altre notti. Avevo danzato e chi mi stava guardando era solo una nube lontana all’orizzonte. Da quel momento la mia vita cambiò, ma non la mia passione ed il mio bisogno di danzare. Continuavo ad aiutare mio padre nei campi anche se il mio nome era sulla bocca di tutti. Divenni uno degli astri più luminosi della danza.

Ora so che dovrò morire, perché questa malattia non perdona, ed il mio corpo è intrappolato su una carrozzina, il sangue non circola, perdo di peso. Ma l’unica cosa che mi accompagna è la mia danza la mia libertà di essere. Sono qui, ma io danzo con la mente, volo oltre le mie parole ed il mio dolore. Io danzo il mio essere con la ricchezza che so di avere e che mi seguirà ovunque: quella di aver dato a me stesso la possibilità di esistere al di sopra della fatica e di aver imparato che se si prova stanchezza e fatica ballando, e se ci si siede per lo sforzo, se compatiamo i nostri piedi sanguinanti, se rincorriamo solo la meta e non comprendiamo il pieno ed unico piacere di muoverci, non comprendiamo la profonda essenza della vita, dove il significato è nel suo divenire e non nell’apparire. Ogni uomo dovrebbe danzare, per tutta la vita. Non essere ballerino, ma danzare.

Chi non conoscerà mai il piacere di entrare in una sala con delle sbarre di legno e degli specchi, chi smette perché non ottiene risultati, chi ha sempre bisogno di stimoli per amare o vivere, non è entrato nella profondità della vita, ed abbandonerà ogni qualvolta la vita non gli regalerà ciò che lui desidera. È la legge dell’amore: si ama perché si sente il bisogno di farlo, non per ottenere qualcosa od essere ricambiati, altrimenti si è destinati all’infelicità. Io sto morendo, e ringrazio Dio per avermi dato un corpo per danzare cosicché io non sprecassi neanche un attimo del meraviglioso dono della vita… “

RUDOLF NUREYEV

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